La pasturazione

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  1. Topfisher
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    La pasturazione è quell'azione che ci permette di radunare i pesci nella zona nella quale caleremo le nostre esche,qua cercherò di dare delle spiegazioni in linea di massima visto che se dovessi trattare l'argomento in maniera dettagliata dovrei creare un forum solo per lei ma non ho abbastanza conoscenze per farlo e quindi mi limiterò a scrivere ciò che ho imparato in tanti anni di pesca e di errori,che però mi hanno portato ad una conoscenza abbastanza approfondita delle tecnica di pasturazione che a differenza di quanto si possa pensare è una vera tecnica e non un complemento della pesca. Molti pescatori credono che più lontano peschi e più pesci sarai in grado di allamare ma non è così,anzi,spesso è il perfetto contrario.
    Mi è capitato di vedere pescatori che si prodigavano in lanci degni del miglior lanciatore di surf casting ma di pesce ben poco mentre ho visto pescatori con in mano attrezzature a dir poco obsolete pescare a 10 metri da riva ed agganciare pesci di tutto rispetto.
    Questa riflessione mi porta dritto al punto:il pescatore con l'attrezzatura da museo pasturava come si deve mentre l'altro non pasturava affatto....ma che lanci però!!!
    Si fà presto a dire "prendi la pastura,la bagni,ci fai un pò di palline e lanci" in buona sostanza è così ma adesso siamo qua a capire cosa ci stà dietro perchè sarebbe facile che fosse così a meno che uno non se ne vada in quei luoghi a pagamento dove c'è più pesce che acqua ed allora siamo tutti bravi a pasturare!!!
    Prima di ogni cosa dobbiamo sapere a chi viene dedicata la pastura e qua anche nel commerciale ci sono valide soluzioni (basta leggere sull'etichetta),poi bisogna sapere in che acqua è destinata (ferma,corrente,debole,forte,profondità dell'acqua),questo per quanto riguarda il movimento,poi c'è un'altro fattore che è la profondità che gioca un ruolo importante nel decidere il tipo di pasturazione (non il tipo di pastura,che è una cosa diversa).
    Detto questo iniziamo col capire quali sono le principali pasture che ci troveremo di fronte in negozio per poi procedere nell'arco dei post a come crearne da sè,su misura,in base alle nostre specifiche esigenze.
    Pastura da superficie:
    Con questo termine si definisce una pastura destinata alla pesca della minutaglia sia in mare che in acqua dolce e solitamente è composta da farine molto fine ed una volta bagnata risulta leggera,quasi impalpabile,come farina 00 molto bagnata.
    Le profumazioni variano di molto,si và dal dolce biscotto delle farine dedicate alle alborelle in gara a quella odorosa di gambero o sarda dedicata al cefalo e pesci di superficie in mare.
    Pastura da mezzofondo:
    Questa invece è una pastura che viene usata un pò meno perchè essendo molto specifica viene usata in condizioni di acque profonde,più o meno correnti alla ricerca di pesci che solitamente stazionano a metà tra il fondo e la superficie,anche qui avremo una grana fine ma non come quella prettamente da superficie ma una grana un pò più grezza ed un potere legante un attimo più accentuato,adatto a far disgregare la palla di pastura proprio nella fascia d'acqua dove stazionano le potenziali perde,per aumentare o diminuire la profondità di disgregamento si usa aggiungere delle farine sleganti se si vuole che la palla si si sgretoli più in alto sulla colonna d'acqua e delle farine leganti per ottenere l'effetto contrario.

    Pastura da fondo:
    Questa è la pastura più utilizzata in assoluto perchè viene utilizzata in quasi tutte le tecniche di pesca,dalla pesca a fondo,alla passata,al ledgering,carp-fishing,ecc. e più di tutte merita un'approfondimento:
    Quando si usano le pasture da fondo il problema più evidente è la bagnatura che dovrà essere fatta con precisione maniacale,senza fretta perchè è in gran parte da questa che dipenderà l'effettiva attrazione del pesce nella zona interessata .
    Essendo composta perlopiù da sostanze molto leganti e nutritive bisogna capire che che la palla deve sgretolarsi appena dopo il contatto con il fondo e creare una specie di substrato odoroso che deve attirare il pesce che a sua volta verrà attratto dall'esca che avremo saggiamente innescato rendendola il più naturale possibile.
    Se invece questo effetto non avrà luogo ci troveremo di fronte ad un problema non indifferente:il pesce arriva,trova la pastura impallonata ,se ne ciba avidamente e siccome è composta da farine molto pesanti e nutrienti si sazierà come un porco e se andrà via senza degnare la nostra esca di un solo sguardo,quindi se facciamo questo errore ridurremo di molto la percentuale di successo.
    Queste pasture inoltre possono essere integrate con l'esca che utilizzeremo per ipotesi il mais,i bigattini,delle pellets o microboilies,in questo caso però dobbiamo fare attenzione a non farci prendere la mano con le esche perchè altrimenti ci troveremmo di fronte ad un problema grosso quanto rischioso,lo sfamare i pesci che come ho precedentemente detto è la cosa da non fare perchè verrebbe meno la vera pasturazione,questo si chiamerebbe alimentarli e non attrarli!!


    Pasturazione in acqua corrente:
    Questo è un'argomento molto interessante e che cercherò di approfondire nei vari aspetti visto che si tratta del caso della pesca a passata o a fondo nelle sue varie sfumature:
    Quando ci accingiamo ad affrontare un corso d'acqua dobbiamo preventivamente sapere delle cose che sono:
    1) La velocità della corrente
    2) Il tipo di fondale
    3) La profondità
    4) La bagnatura
    Sembrano cose semplici ma una volta intersecate diventano un vero dilemma nella confezionatura di una pastura che agisca come ci aspettiamo e che non serva solo a sprecare risorse materiali e finanziarie solo perchè abbiamo sentito che per pescare in questo o quel modo bisogna comunque gettare in acqua delle palle di sfarinato impastato.
    La pastura deve funzionare nel seguente modo:
    Acqua corrente:
    In acqua corrente bisogna comportarsi in modo che la palla non venga trascinata via ma che resti nei pressi della zona dove caleremo l'esca e per farlo ci sono due metodi,o ci affidiamo alle retine in maglia di ferro che verranno riempite di sfarinato bagnato e qua non ci interessa molto se l'impasto è molto bagnato perchè resterà sul fondo e protrarrà la sua azione per diverso tempo visto che non può essere trasportata a valle in quanto assieme alla pastura avremo cura di inserire un grosso sasso,ma questa pasturazione và fatta all'inizio della sessione e non durante perchè fà un grosso rumore e spaventa i pesci o la pasturazione classica fatta con palle di pastura farcite con un sasso,4/5 palle grosse come un'arancio ad inizio pescata e seguite poi dal lancio di piccole palle farcite ma grosse come un mandarino ad intervalli regolari in modo da non spaventare il pesce e mantenere la zona sempre pasturata.
    Acqua ferma o corrente molto lenta:
    il discorso è diametralmente opposto e quindi massimo silenzio e pasturazione limitata ad inizio pescata con una forte pasturazione e poi magari fiondando dell'esca o piccole razioni di pastura....ma davvero piccole.
    Se invece peschiamo con mais o cose simili io mi atterrei alla sola pasturazione con esca cercando di circoscrivere la zona d'immissione a quella dell'innesco.
    Su fondo ghiaioso:
    deve arrivare sul fondo e sgretolarsi piano piano nell'arco di pochissimi metri così da creare una tappeto di richiamo tra i ciottoli che induca il pesce a cercare di alimentarsi ed è lì che troverà la nostra esca innescata.
    Su fondo melmoso o algoso:
    qua la situazione si complica molto perchè difficilmente avremo fondali melmosi in presenza di corrente di una certa portata ed allora dovremo ricorrere ad una pastura che si disgreghi appena tocca il fondo perchè se fosse troppo coesa e quindi come una palla di cannone si infosserebbe nella melma e lì ci resterebbe per troppo tempo,certo che qualche pesce prima o poi la troverebbe ma noi saremmo a casa da un bel pò di ore....se non giorni.
    Quindi bisogna fare molta attenzione a ciò che si inserisce nell'impasto e magari per aumentare la profumazione così da aumentare la traccia olfattiva nel momento in cui si dovesse inabissare nel fango permettendo al pesce comunque di trovarlo.
    La profondità:
    altro argomento importante ma che non viene quasi mai preso in considerazione è la profondità dell'acqua nella quale andremo ad operare.
    Questo è un elemento molto importante che ci condiziona nella composizione della pastura stessa e cioè quante componenti leganti inserire,quanto stringere la palla e quanto bagnarla.
    Ci serve sapere la profondità perchè se una pastura è poco legante e la profondità è elevata (vedi anche la pesca in porto) si disgregherà a mezz'acqua e creerà un effetto neve fino al fondo creando il presupposto per una gran bella pescata di pescetti ma di sicuro sarà meno efficace nell'attrarre pesci di taglia più grande e che solitamente stazionano o si alimentano a stretto contatto del fondo,con questo non voglio dire che non ne prenderemo ma solo che avremo molta più azione di disturbo da parte di pesci di piccola taglia che ci faranno venire un gran bel nervoso.
    La bagnatura:
    Con questo termine si intende l'azione che si fà quando immettiamo acqua nello sfarinato,ho visto diverse volte pescatori che arrivati sul luogo di pesca tiravano fuori un sacchetto di pastura confezionata,la mettevano in un secchio e aggiungevano acqua portata da casa,questo non è certo il modo giusto per iniziare perchè il miglior metodo è quello di prelevare l'acqua direttamente dal luogo di pesca,sia esso fiume lago o mare.
    Ma le oscenità non finivano certo lì perchè dopo una veloce impastata lanciavano a destra e a manca le palle appena fatte con la vana pretesa di attirare del pesce.
    la bagnatura come ho detto và effettuata con acqua del luogo poi và impastata molto bene (meglio un contenitore tondo che non forma angoli dove può restare dello sfarinato secco) e aggiungendo acqua poco per volta,senza fretta.
    Dopo una prima bagnatura sommaria si attendono 10/15 minuti che le farine in essa contenute si imbevano per bene dei liquidi (che possono essere anche attrattori,amminoacidi,ecc.) e si procede ad una seconda bagnatura avendo cura di non esagerare perchè in quel caso otterremmo una palla che non si disgrega,a meno che non dobbiamo arrivare integri su un fondo molto alto e con un substrato duro tipo pietra e roccia.
    Capiremo che la pastura è pronta quando la compatteremo con due mani usando la forza necessaria e poi cercheremo di romperla in due ed al suo interno vedremo che le farine comunque si sgretoleranno.
    Non esiste tuttavia un sistema empirico per capire se questo nostro richiamo sia perfetto al primo colpo ma sarà solo la nostra personale esperienza in materia e le dovute correzioni a farci trovare la consistenza giusta.
    Per correzioni si intende:se la pastura è troppo bagnata e quindi compatta troppo bisogna aggiungere sfarinato asciutto mentre al contrario se troppo secca vaporizzarla con acqua,ma in entrambe i casi sarà necessario rimescolare bene il tutto.

    Tecnica di pasturazione:
    Spesso si vedono personaggi che lanciano palle di pastura un pò alla rinfusa e dove capita,niente di più sbagliato,la pasturazione deve essere mirata a dove vogliamo che il pesce venga a cercare il cibo e questo deve corrispondere al nostro innesco nel caso della pesca a fondo o al colpo e sulla linea di passata nella pesca a passata.
    E' completamente deleterio svuotare in acqua decine di chili di pastura con la speranza di attrarre più pesce ma è meglio gettarne un solo kilo ma nei posti giusti,non mi stancherò mai di idre che la pastura è si alimento ma non deve saziare il pesce ma fargli venire l'acquolina in bocca e non appena trovala nostra esca sarà meno diffidente nel mangiarla.
    Se peschiamo a distanze lunghe il miglior metodo che uso è la fionda da pesca
    (di cui ho fatto un post http://ilforumditopfisher.forumcommunity.net/?t=53686623) ma qua dobbiamo dimenticarci le palle grosse come arance e dobbiamo dedicarci a piccole palline da lanciare con la massima precisione.
    Per fare questo dobbiamo prendere come punto di riferimento qualche cosa sulla sponda opposta o ricordarsi più o meno dove abbiamo lanciato le palline precedenti nel caso di pesca in lago o cava,se sono troppo grandi o dispersive per ottenere dei punti fermi.
    Stessa cosa vale per la pasturazione nella pesca al colpo solo che al posto che lanciare dove iniziamo la passata sarebbe meglio lanciare con la massima precisione possibile qualche metro a monte di modo che la pastura entri in pesca dove noi faremo passare l'esca,per quanto riguarda poi la pasturazione in acqua corrente con pasturatore è un'altro discorso,qua si parla di pesca a feeder che è una branca ta:della famosa tecnica anglosassone che si chiama ledgering e che tratterò in seguito. :o: ;) :P
     
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